sabato 19 aprile 2014

Un piccolo sogno che si avvera


Da dove partire col mio racconto? Direi dall'esigenza sempre più crescente di dare a mio figlio uno spazio più grande dove possa dormire, studiare e svolgere tutte le attività sempre più da adulto. Prima fra tutte :studiare in piena autonomia visto che lo fa sempre ad alta voce e le distrazioni, con me, erano tante. Certo ,se non avessi avuto una casa che lo permetteva, non avrei fatto nessun trasloco di stanze. Ma ,dopo varie idee e ripensamenti ,abbiamo preso il toro per le corna e via....E già perchè trasferire mobili da una stanza all'altra quando sei in fase di trasloco, è una cosa.Ma a casa ultimata ,è un suicidio. Fidatevi? E direi che non è ancora finita :ma la cosa principale è stata fatta. Dunque la stanza da letto di mio figlio è diventata parte della nostra e  la nostra ,che è molto più grande, è diventata la sua .La nostra stanza è stata suddivisa  in 2 locali: una dove dormiamo e l'altra come zona spogliatoio. L'unico problema sarà spostare il mio studio in mansarda; dunque andrò dove tutto ebbe inizio! Per adesso posto la mia camera che ,nel trasformarla è diventata decisamente shabby rispetto a prima proprio perchè nel frattempo (dacchè mi sono sposata) molte cose sono cambiate. Dunque bianco ...tutto bianco e ciò che non lo è è perchè non può essere cambiato per vari motivi. Ma sono soddisfatta comunque. E' così romantica,così intima :mi piace più di prima. E poi..quando piove , si sente la pioggia ed è altrettanto romantico. E' stata una sfaticata ma sono stata ripagata dai risultati. Manca la parte più importante :lo spostamento simultaneo di una libreria di 4 mt con un armadio a 6 ante. Ma tutto a suo tempo.....Vi lascio alle foto. Alla prossima!

la vecchia camera da letto ,ora camera del ragazzo


ex camera del ragazzo



la mia postazione!


dettaglio della finestra


i reggimensola....ricordo di Saint Remy


come camuffare un moderno calorifero con una piccola collezione di scatole di latta


l'ultimo arrivato:un amichetto che fa la guardia all'entrata





E poi il lampadario. Ebbene si, per chi mi segue, avevo già raccontato la sua storia. A suo tempo l'avevo dipinto in colori vivaci e, per anni è andata bene così.Adesso ho ritenuto più consono che tornasse all'origine ,con qualche variante. E adesso lo adoro così! Lo so ,sono matta: colorare e poi togliere il colore...un pò come "metti la cera, togli la cera" Ma credo che ,per chi ha un pò di manualità, le cose non siano mai definitive. Mai! Purtroppo per i familiari che spesso strabuzzano gli occhi o esclamano "Ma noooo ,di nuovo! Ma non andava bene così?"




Il ricamo: la mia grande incognita!





Lo so ,lo so, sono oramai una desaparecidos.....Purtroppo (si fa per dire) il lavoro mi ha tenuta lontana da questi lidi ma ritorno con qualche novità. Finito di lavorare mi sono impegnata in alcuni progetti che avevo in testa da un be pò di tempo. Almeno ho del materiale da proporvi! Avevo raccolto da tempo immagini di ricami e più precisamente delle vecchie iniziali fatte a punto croce. Non ricamavo da una vita,diciamo dai temi della scuola quando faceva parte delle materie di studio. Mi sento ancora adesso negata perchè il ricamo è sinonimo di precisione e io..pecco parecchio. Però ,devo ammettere, che il punto croce è semplice da realizzare nonostante la mia imprecisione.Ovvio che non vi farò mai vedere il retro dei miei lavori : so per certo che per una ricamatrice, deve essere altrettanto bello come il diritto. Pazienza, ho comunque ottenuto il risultato voluto. Ma non comincio come tutti i principianti sulla classica tela aida e magari usando un filo colorato. Noooooo! Direttamente su lino naturale e col filo bianco! Ardita la ragazza! Ho scucito parecchie volte....ma qualcosa l'ho imparato.
Finito il lavoro abbastanza velocemente (perchè quando ti prende la cosidetta scimmia ,ricameresti in ogni luogo della casa e a qualsiasi ora)  è stato fermo per mesi per mancanza delle cornicette. E poi un giorno faccio un giretto alla Maison du Monde e.......ed eccole lì! Concitata, prendo le misure, ed erano perfette. Solo un piccolo problema: erano rosa (peraltro di un bel rosa) ma a me servivano bianche. Ho esitato un momento e poi mi son detta "e allora? qual'è il problema? Mi fermerò davanti a questo? NO!".
Tempo un giorno e il lavoro ,come direbbe qualcuno "fermo con le 4 frecce" da diversi mesi, ha visto il suo epilogo.

cornicetta originale






ecco la loro collocazione.


Io sono soddisfattissimissima....considerando che sono a digiuna di ricami e affini. Presto le foto della "nuova" camera alla quale erano destinate.


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